L’olio extra vergine d’oliva nasce indubbiamente da olive coltivate e raccolte nel modo corretto, quindi dalla natura, dai misteri della biodiversità e dall’impegno e competenza dell’olivicoltore. Ma dalle olive l’olio bisogna estrarlo e saperlo estrarre: è il lavoro del frantoio non della cosiddetta industria che, di fatto, si limita a imbottigliare e vendere…Quando non fa pure qualcos’altro… E nel frantoio è compito del Mastro Oleario, un autentico artigiano che utilizza la tecnologia, sempre più evoluta grazie soprattutto alla genialità italiana, nel modo più adatto alle olive che gli vengono portate e alla tipologia di olio che si vuole ottenere. Già. perché il progrssso scientifico e tecnologico è fondamentale, ma l’occhio dell’artigiano e la sua sensibilità sono sempre i veri autori di un olio extra vergine d’oliva buono e salubre. Ed è giusto che il consumatore ne sia cosciente e quindi che la natura artigianale di un buon olio sia ben chiara nella stessa etichetta.
Nell’area “Biodiversità e Tipicità” del Sol&Agrifood nell’ambito di Vinitaly 2022, l’Accademia delle 5T ospita il Consorzio Frantoi Artigiani con la cui collaborazione e con quella di Verona Fiere e dell’AIFO (Associazione Italiana Frantoi Oleari, socia dell’Accademia stessa, organizza un incontro per discutere proprio del ruolo del Mastro Oleario.