La vita della campagna è sempre stata segnata da eventi strettamente legati alla stagione e ai cicli naturali che rappresentano anche motivi di convivialità e collaborazione nel segno di una saggezza contadina che fino a non tantissimi decenni fa condizionavano anche gli stili di vita, soprattutto alimentari di tutta la popolazione. Tra questi l’uccisione del maiale per garantirsi cibo proteico per tutto l’anno condizionava anche tutti gli altri eventi ed era particolarmente un’occasione di festa collettiva (non per il maiale naturalmente) con i suoi riti, i suoi piatti, i suoi personaggi.
Ecco come lo racconta il libro “Fette di Bontà”.