22 MAGGIO AL CENTRO ANIDRA: GRAZIE AL CONVEGNO “MICROBI GOURMET: LA BIODIVERSITÀ DEI CIBI FERMENTATI” E ALLA DEGUSTAZIONE DI PRODOTTI “BIODIVERSI”, UN SUCCESSO CHE AVRÀ UN SEGUITO.
Non è che ce la raccontiamo tra noi?
A noi dell’Accademia delle 5T ci ha colto questo dubbio quando abbiamo deciso, insieme ai nostri associati e amici dell’Università Popolare Anidra, di celebrare la Giornata Mondiale della Biodiversità nel rasserenante e coinvolgente palcoscenico del loro “rifugio”, il Centro Anidra.
In effetti le persone che vengono su a Borzonasca, in questa piccola patria del benessere umano e ambientale, lo fanno perché già hanno un certo modo di pensare, sono già consapevoli e hanno la sensibilità per capire cosa è dovere di noi tutti conservare o recuperare.
È vero, probabilmente, che chi ha partecipato a quella che è stata anche una grande festa è già una persona che svolge il suo ruolo di operatore del buon mangiare o semplice consumatore in modo virtuoso, ovvero sostenibile e nel rispetto della natura.
È vero anche che i docenti e studenti presenti hanno già ben chiaro il concetto che il buon cibo deve rispettare il benessere dello spirito (edonismo e cultura), del corpo e dell’ambiente.
Ma nessuno nasce “imparato” e ciò che i relatori hanno saputo mettere a fuoco e raccontare in modo divertente e accattivante ha coinvolto sul serio la platea, trasformando tutti – ne siamo certi – in ambasciatori attivi della difesa della Biodiversità.
Il tema è stato “Microbi gourmet: la Biodiversità dei cibi fermentati”. Nell’immaginario collettivo il problema dell’erosione di Biodiversità riguarda le specie vegetali e animali che scompaiono soprattutto nelle aree disboscate del terzo mondo; per chi è consapevole dei problemi dell’agricoltura e del cibo è anche il rischio di estinzione di varietà e razze tradizionali a causa di una standardizzazione dei mercati e delle abitudini alimentari.
Ma quanti sono consapevoli dell’importanza dei microrganismi, protagonisti dell’intera filiera agroalimentare? Sono elementi integranti della terra da cui nasce la vita, protagonisti nelle funzioni vitali di ogni essere vivente, grandi cuochi in tutti gli alimenti fermentati. E sono diversi in ogni paese, in ogni casa, in ogni corpo.
La stragrande maggioranza dei microbi è nostra alleata e ci difende dai pochissimi che ci sono nemici: l’eccessiva sanificazione dovuta a cattive leggi e cattivi insegnamenti li uccide entrambi; la scelta di comodo di produrre vini, pane, salumi con microrganismi fermentati sta erodendone la Biodiversità a danno di tutta la catena della vita.
A Borzonasca il professore emerito Giovanni Ballarini su tutti, poi Maria Cristina Beretta, Chiara Mina e Guido Stecchi hanno toccato le corde giuste del pubblico cogliendo gli spunti più inediti ma anche più coinvolgenti.
Vincenzo Paolo Bendinelli, Presidente del Centro Anidra, Arnaldo Buscaglia, Valia Galdi, Marcello Mirenda e Arnaldo Monteverde hanno ben messo a fuoco la situazione del territorio dell’entroterra ligure di Levante.
I produttori dell’Accademia delle 5T presenti hanno saputo poi dimostrare, con le loro eccellenze, quanto i microbi, al servizio di un grande capocuoco, il tempo, sanno essere creativi regalandoci prodotti tutti diversi.
Dal convegno di Borzonasca nascerà una catena di incontri, lezioni o semplici chiacchierate intorno a un tavolo che porterà sempre più consumatori a comportarsi in modo virtuoso nelle scelte quotidiane nel rispetto della sostenibilità e, quindi, della Biodiversità.