Le nespole primaverili sono i frutti di una pianta giunta in Italia a inizio 1800 come albero ornamentale: Eriobotrya japonica, della famiglia delle Rosaceae come quasi tutti i frutti che mangiamo. Non ha nulla a che vedere con il nostro nespolo nostrano, Mespilus germanica, comune nei nostri boschi e di cui si mangiano i frutti autunnali dopo appassimento nella paglia.
Il nespolo del Giappone si è ben ambientato in ambiente mediterraneo e ne incontriamo diverse piante nei giardini di tutta Italia, anche al nord dove il clima è moderato.
Ma è solo in Sicilia che si è sviluppata una vera e propria nespolicoltura, soprattutto a Trabia in provincia di Palermo. Fino a qualche lustro fa erano proprio le nespole siciliane i primi frutti primaverili, anche prima delle fragole, a compa- rire sui mercati cittadini. Poi sono state soppiantate dalle nespole spagnole: soprattutto nella zona di Alicante, infatti, si è sviluppata una nespolicoltura industriale che garantisce un prodotto molto più bello e uniforme, standardizzato, meno gustoso, a costi più bassi. La Nespola di Trabia, confezionata perlopiù sul posto dagli stessi contadini, è di solito meno uniforme nell’aspetto e nelle dimensioni, ma più saporita. Non è necessariamente più dolce o più aspra di quelle spagnole, perché questo dipende, più ancora che dal livello di maturazione, dall’andamento climatico e dalla varietà.
Ci sono tre varietà prevalenti, la Nespola rossa appare a fine marzo-aprile, poi maturano il Nespolone di Trabia, infine il Nespolone Sanfilipparo, che arriva fino a giugno.
La Nespola rossa è un frutto medio-piccolo (40-50 g), tondeggiante, di colore arancio intenso, ha la buccia non molto spessa e polpa deliquescente, dolce a maturazione.
Il Nespolone di Trabia è un frutto grosso (60-80 g), allun- gato, di colore giallo-aranciato, con buccia spessa, polpa consistente e con una gradevole acidità anche a matura- zione inoltrata. Il Nespolone Sanfilipparo è molto simile al precedente e si adatta di più a condizioni climatiche meno favorevoli. Grinze scure sulla buccia di solito indicano frutti più dolci pur se nei limiti delle caratteristiche varietali.
A parte il buon contenuto in vitamine, soprattutto A e B, le nespole hanno proprietà astringenti per cui sono utili in caso di dissenteria.
