Riconoscimenti A5T a ristoranti e artigiani

Riconoscimento a Giuseppe Da Re nell’ottobre 2018 in occasione della consegna del premio “L’artigiano del 2000”

“Premio Trasparenza©” (… e il cliente sa cosa mangia)

Il Premio ha l’obiettivo di valorizzare i menu che accanto ad ogni ricetta riportano infor- mazioni importanti: i nomi degli ingredienti e dei produttori. Valgono anche le segnala- zioni, da parte dei lettori o dei clienti, di quei ristoratori che, pur non inserendo dettagli nei menu, sono esaustivi e trasparenti nell’informazione al cliente.

2010

Premio per la miglior assistenza in sala

Il Luogo di Aimo e Nadia di Milano

Premio per il miglior menu

La Madia di Brione (BS)

Premio per il miglior sito internet

Il Giardino, San Lorenzo in Campo (PU)

2011

Premio per la miglior assistenza in sala

Casin del Gamba di Altissimo (VI)

Premio per il miglior menu

Locanda delle tre chiavi di Isera (TN)

Premio “L’Artigiano del 2000”

Chi è “L’ARTIGIANO DEL 2000”?

E’ un personaggio del mondo del cibo particolarmente competente e creativo nell’utilizzare le risorse della moderna tecnologia, vuoi nell’attrezzatura produttiva, vuoi nella comunicazione, per valorizzare la tradizione e la territorialità del cibo in modo sostenibile, in sintonia con l’ambiente e nel rispetto della biodiversità. Conosce bene sia le materie prime sia le tecniche sia le attrezzature tradizionali e le sa applicare e utilizzare ma non rinuncia ad apprendere ciò che offre il progresso tecnologico avvalendosene in modo critico e creativo per ottimizzare il suo lavoro purché ciò non vada a detrimento della diversità e dell’autenticità del risultato.

2018

Giancarlo Suriano, Genuina Eccellenza di Amantea (CS)

2019

Piero Gonnelli, Frantoio Santa Tea di Reggello (FI)

Premio “Il ristoratore Tanto arrosto e poco fumo””

Chi è il ristoratore “TANTO ARROSTO E POCO FUMO”?

E’ un cuoco o il titolare di un’azienda di somministrazione che ha la consapevolezza che il suo mestiere è “fare e dare da mangiare” soddisfacendo i 5 sensi (con l’olfatto e il gusto in prima istanza) dell’ospite nel rispetto del concetto di Gastronomia, il cui significato è “Scienza (regole) del ventre”, ovvero cibo in sintonia con le esigenze del nostro corpo, in parole povere cibo sano. Fa la spesa, non delega le scelta delle materie prime a fornitori di un po’ di tutto e vuole conoscere i fornitori. Il suo mestiere non è il grafico o il pittore, né tantomeno il divo.

Ciò non significa che un piatto non debba essere bello, o più correttamente attraente, invitante, ma significa che comunque la piacevolezza in bocca debba essere l’assoluta priorità.

Ciò non significa che un piatto non debba essere raccontato per valorizzare l’autenticità di un ingrediente o, magari, un’affascinante storia da cui è nato o che l’ha ispirato.

TANTO ARROSTO non significa piattoni colmi per abbuffoni, ma una giusta dose. Il premio non vuole essere una polemica contro le presunte (e non vere) miniporzioni di alcuni celebrati ristoratori…

E infine ciò non significa che un piatto non possa emozionare, ma l’emozione è cosa diversa dallo stupore ed è un plus valore alla portata di pochi piatti e pochi cuochi.

2018

Sergio Motta, Ristomacellera Motta di Bellinzago (MI)

2019

Il Giardino, San Lorenzo in Campo (PU)

Premio “Il ristorante con il cestello alò braccio”

Chi è il ristoratore “TANTO ARROSTO E POCO FUMO”?

valorizza la tradizione locale della raccolta e cucina di prodotti spontanei della natura.

2020

Ristorante Passone di MOntevecchia (LC)

2021

Ristorante Casin del Gamba di ALtissimo (VI)

2022

Trattoria La Brinca di Ne (GE)

 

 

 

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